Cosa vedere nel Tarvisiano, Val Canale, Canal del Ferro e Gemonese

Forte Beisner nel tarvisiano, un luogo storico tutto da scoprire

Il Forte Beisner nel tarvisiano rappresenta una delle eccellenze del territorio dell'udinese, dove poter conoscere e toccare con mano la storia militare e civile di questo angolo d'Italia

Era un’opera indispensabile nell’insuperabile Vallo Alpino del Littorio, una sorta di pietra d’angolo: l’”Opera 4 Ugovizza Forte Beisner”, voleva essere una sorpresa, spiacevole, per chi avesse voluto invadere l’Italia. 

Il forte totalmente nascosto, doveva manifestare la propria presenza davanti a truppe occupanti magari della Germania oppure quelle dei "rossi” dato che era finito nell’orbita della Nato; comunque sia il Forte aveva il compito di interrompere la Val Canale che girava verso il piano. Il forte era una vera caserma, intera, scavata nella roccia, segretissima, e che ora sta diventando un elemento di grande attenzione pure turistica oltrechè storica. E’ l’associazione "Landscapes paesaggi Alpini in Val Canale”, nata nel 2014, ad intraprendere un ambizioso progetto di recupero del patrimonio culturale e storico della valle e con esso anche del forte misterioso e di tutte le strutture che si snodano lungo ventitré chilometri della valle verso la ex Yugoslavia, verso la Germania. Entrare in questi forti, entrare in forte Beisner, significa fare un "full immersion” di quello che era stato il particolare periodo: pare di sentire ancora il passo felpato dei militari, vedere i letti nelle camerate, immaginarsi le lunghe guardie in vista della Valle, i luoghi tecnologici, i punti sparo, sembra che l’attività militare di difesa, nello specifico, non si sia mai interrotta nonostante che il forte abbia perso valore nel 1992. 

Vallo Alpino del Littorio e le sue fortificazioni

Che opera, però, il Vallo Alpino del Littorio: le opere, quelle più ad occidente si trova ancora davanti a Ventimiglia mentre le orientali arrivavano nei pressi di Fiume: una ininterrotta corolla di fortificazioni, che saltavano il confine svizzero, dal quale sembrava che non ci fosse alcuna pericolosità. A Ugovizza vi sono ancora lunghissimi corridoi per oltre un chilometri e una superficie pari al almeno trenta appartamenti: il tutto scavato all’interno del Monte Kugel, la cui roccia forniva la fortificazione prima dell’opera, in quanto l’Italia al tempo non aveva tanto cemento armato. Era talmente segreta da essere sconosciuto il progettista, i tempi di costruzione e tantissimi altri dettagli anche importanti. Di grande aiuto sono le informazioni che arrivano da chi vi ha servito durante il militare e sono tantissime testimonianze dato che il forte è stato attivo sino al 1990. Un luogo di guerra che per fortuna non ha mai funzionato e che si sta trasformando, pian piano, in un luogo turistico, se non bello, almeno affascinante, a testimonianza di un tempo difficile e complicato che ora pare superato e che l’associazione della Val Canale ha intenzione di vivificare.

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